Ramy sfida Salvini sulla cittadinanza: “Di Maio vuole darmela e mi fido di lui. Io mi sento italiano”.
ROMA – Ramy Shehata non si ferma e continua la sua battaglia per lo Ius Soli. Al termine di una premiazione all’ambasciata egiziana il tredicenne eroe si ferma a parlare con giornalisti: “Dopo tutto quello che è successo – dichiara riportato da AdnKronos – volevo vedere cosa avrebbe detto Salvini se fossimo morti. Adesso tutti lo ringraziano ma il merito è mio e non perché è bello. Da sempre voglio fare il carabiniere e soprattutto mi sento italiano. Mi fido di Di Maio che vuole darmi la cittadinanza“.
Salvini sul caso Ramy: “Stiamo facendo gli approfondimenti del caso ma non voglio entrare nei dettagli”
Sul caso Ramy si è aperta una polemica all’interno della maggioranza. Il vicepremier Luigi Di Maio apre alla cittadinanza al tredicenne ma la frenata arriva direttamente da Matteo Salvini che in conferenza stampa spiega: “Sono in corso gli approfondimenti del caso. Se non ci saranno problemi, sarò la persona più felice al mondo ma non voglio entrare nel merito della questione. In casi come questi la cittadinanza si può dare ma non ha senso estendere questo diritto a tutti coloro che gli stanno intorno“.
Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno aveva espresso la sua intenzione di incontrare il prima possibile il ragazzino ma – secondo quanto riportato dall’AdnKronos – non dovrebbe avvenire a breve. La tensione tra Ramy e Salvini continua ad essere palpabile e le ultime dichiarazioni hanno irrigidito ancora di più questo rapporto. Possibile che il tutto avvenga dopo aver dato la cittadinanza al tredicenne. Una questione che tiene banco anche nella maggioranza viste le posizioni diverse dei due leader. Senza dimenticare che lo Ius Soli da diverso tempo è uno degli argomenti al centro della discussione governativa con idee completamente opposte tra Lega e M5s e tutti gli altri partiti.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial